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Il Nuovo Manuale del MLPS: Dal Testo Normativo alla Pratica Quotidiana

Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali presenta il nuovo Manuale sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. Conforme al Testo Unico sulla sicurezza, l'obiettivo è trasformare norme in pratiche quotidiane. Diviso in 5 sezioni e corredato da un glossario, questo strumento è essenziale per tutti gli attori della sicurezza sul lavoro.

Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali (MLPS) ha recentemente rilasciato il Manuale Informativo per la prevenzione in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, in stretta correlazione con il "Testo Unico sulla sicurezza nei luoghi di lavoro" (D. Lgs. n. 81/2008), che stabilisce gli obblighi normativi per la tutela della salute e della sicurezza.

L'obiettivo principale è promuovere un cambio di mentalità riguardo alla percezione della salute e sicurezza sul lavoro, trasformandola da un semplice adempimento normativo a un valore da interiorizzare e implementare quotidianamente.

Diviso in 5 sezioni e accompagnato da un glossario, il manuale è destinato a tutti i lavoratori e gli attori coinvolti nella sicurezza sul lavoro, mirando a fornire una comprensione basilare degli aspetti fondamentali e a migliorare le condizioni lavorative complessive. 

 
Premessa
 
Un ambiente lavorativo sicuro non solo protegge i lavoratori, ma riduce i costi legati agli infortuni e migliora la produttività. Per un cambiamento efficace, è essenziale promuovere una cultura della sicurezza che integri la prevenzione nella vita quotidiana. Questi argomenti offrono informazioni di base sulla sicurezza sul lavoro, sottolineando l'importanza della formazione e dell'osservanza delle regole per proteggere tutti. La prevenzione e la conoscenza sono fondamentali per il nostro futuro, che inizia dalla formazione scolastica.
 
1) Sicurezza sul lavoro: un investimento
 
La sicurezza sul lavoro implica adottare misure preventive per prevenire infortuni e malattie professionali. La normativa riflette l'impegno del legislatore nel garantire un ambiente lavorativo sicuro attraverso un sistema di verifica, controllo e sanzioni.
 
2) Il testo unico sulla salute e sicurezza sul lavoro
 
Il decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, noto come Testo Unico sulla salute e sicurezza sul lavoro, regola la prevenzione di infortuni e malattie professionali. Si concentra sulla valutazione preventiva dei rischi sul luogo di lavoro e coinvolge imprese, enti e pubbliche amministrazioni. Ogni lavoratore è responsabile della propria sicurezza e deve partecipare attivamente alle misure di prevenzione, seguendo istruzioni, utilizzando correttamente attrezzature e dispositivi di protezione, e segnalando pericoli al datore di lavoro. L'obiettivo è garantire la sicurezza collettiva e individuale sul luogo di lavoro.
 
3) Le figure della salute e sicurezza sul lavoro
 
Oltre al datore di lavoro e ai lavoratori, il decreto legislativo n. 81/2008 prevede altri soggetti coinvolti nella salute e sicurezza sul lavoro:
  • Il dirigente, responsabile dell'organizzazione e della supervisione dell'attività lavorativa.
  • Il preposto per la sicurezza, che sovrintende all'attività lavorativa e garantisce l'applicazione delle direttive.
  • Il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (R.S.P.P.), incaricato della prevenzione dei rischi lavorativi.
  • Il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (R.L.S.), eletto dai lavoratori e che funge da tramite tra datore di lavoro, R.S.P.P. e lavoratori.
  • Il Medico Competente, nominato dal datore di lavoro per la sorveglianza sanitaria, che effettua visite preventive, periodiche e su richiesta, valutando l'idoneità dei lavoratori alle mansioni specifiche.

4) Le informazioni "chiave"

Il Testo Unico (D.Lgs. 81/2008) regola la sicurezza sul lavoro in Italia, richiedendo la valutazione dei rischi, la redazione del DVR e del DUVRI, l'uso dei DPI e la fornitura di attrezzature sicure. La formazione dei lavoratori, la segnaletica, la vigilanza ispettiva e le sanzioni per violazioni sono altrettanto importanti. Gli organi di vigilanza includono l'INL, i VVF e le ASL.

5) La salute e la sicurezza nell'ambito dell'istruzione e della formazione

Il Decreto Lavoro (legge 85/2023) ha potenziato le norme sulla sicurezza sul lavoro e l'inclusione sociale. Le principali misure includono l'estensione dell'assicurazione INAIL all'istruzione e alla formazione, il potenziamento dei PCTO con l'integrazione del DVR per indicare misure di sicurezza per gli studenti, e la creazione di un Fondo per familiari di studenti vittime di infortuni durante le attività formative.

6) Breve glossario: termini di uso corrente

Il manuale termina con un breve glossario dei termini fondamentali sui luoghi di lavoro, rivolto a tutti i lavoratori e agli operatori della sicurezza. Questo approccio mira a migliorare le condizioni di lavoro e promuovere una maggiore consapevolezza collettiva, con l'obiettivo di ridurre gli incidenti e aumentare la responsabilità.

Fonti:

Alcuni dei nostri clienti

News ed approfondimenti

OIL: Cambiamenti climatici e sicurezza sul lavoro
30/04/2024
OIL: Cambiamenti climatici e sicurezza sul lavoro

Un recente rapporto dell'Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL) sottolinea che oltre il 70% della forza lavoro mondiale potrebbe essere esposto ai rischi per la salute legati ai cambiamenti climatici, mentre le attuali normative sulla sicurezza e la salute sul lavoro stentano ad adeguarsi a tali rischi. Il documento, intitolato "Ensuring safety and health at work in a changin climate" (Garantire la salute e la sicurezza sul lavoro nel contesto dei cambiamenti climatici), evidenzia che i cambiamenti climatici stanno già avendo un impatto significativo sulla salute e sicurezza dei lavoratori in tutto il mondo. Secondo le statistiche più recenti disponibili fino al 2020, l'OIL stima che oltre 2,4 miliardi di lavoratori su 3,4 miliardi potrebbero essere esposti al calore eccessivo durante il loro lavoro. Questo rappresenta un aumento significativo rispetto al 65,5% al 2000, salendo ora al 70,9%. Il rapporto indica che il calore eccessivo sul luogo di lavoro provoca annualmente circa 18.970 decessi e una perdita di 2,09 milioni di anni di vita a causa di 22,87 milioni di infortuni correlati al calore. Inoltre, circa 26,2 milioni di persone nel mondo vivono con malattie renali croniche derivanti dallo stress termico sul lavoro. Oltre all'esposizione al calore eccessivo, il rapporto evidenzia un insieme di rischi per la salute, incluso il cancro, le malattie cardiovascolari, le malattie respiratorie, le disfunzioni renali e le problematiche legate alla salute mentale. Per giunta, 1,6 miliardi di lavoratori sono esposti alle radiazioni ultraviolette, con oltre 18.960 decessi legati al lavoro all'anno dovuti a tumori della pelle non-melanoma. Altri 1,6 miliardi di persone potrebbero essere esposte all'inquinamento dell'aria nei luoghi di lavoro, portando a circa 860.000 decessi legati al lavoro all'aperto ogni anno. Più di 870 milioni di lavoratori nel settore agricolo sono a rischio di esposizione ai pesticidi, causando oltre 300.000 decessi all'anno per avvelenamento. Vi sono anche 15.000 decessi annuali legati al lavoro dovuti all'esposizione a malattie parassitarie trasmesse da vettori. Il rapporto sottolinea l'importanza di integrare la salute e la sicurezza sul lavoro nelle strategie di risposta ai cambiamenti climatici e nell'elaborazione di politiche, oltre a migliorare le leggi esistenti e sviluppare nuove normative. Inoltre, sono necessarie maggiori ricerche e una base di prove più solida per guidare la risposta, insieme a un dialogo sociale tra governi e partner sociali per coordinare politiche e programmi. Infine, si evidenzia l'importanza di affrontare le sfide emergenti legate alle pratiche "green" che, se non gestite correttamente, potrebbero portare a rischi aggiuntivi per la sicurezza e la salute sul lavoro. Fonti: Report at a glance: Ensuring safety and health at work in a changing climate

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Centrale Idroelettrica di Suviana: Cinque Morti, Cinque Feriti e Due Dispersi
11/04/2024
Centrale Idroelettrica di Suviana: Cinque Morti, Cinque Feriti e Due Dispersi

L'esplosione seguita dall'incendio e dal crollo ha trasformato la centrale idroelettrica di Bargi, sulla sponda sud del bacino artificiale di Suviana, in una scena di caos e distruzione. Gli eventi hanno avuto luogo dalle 14:30 del 9 aprile, e da allora i soccorsi, inclusi Vigili del Fuoco e ambulanze, lavorano senza sosta.  Al momento, si continuano le ricerche dei due dispersi, sebbene le speranze di trovarli vivi si riducano col passare del tempo. L'esplosione sarebbe partita dalla turbina al piano interrato -8 dell'impianto Enel Green Power, dove si stavano svolgendo dei lavori. I soccorsi sono stati immediati, ma si sono riscontrati cinque vittime: Petronel Pavel Tanase, Mario Pisani, Vincenzo Franchina e Adriano Scandellari, le generalità della quinta vittima sono ancora ignote . Le salme sono state trasferite all'ospedale Maggiore di Bologna e poste sotto sequestro dall'Autorità giudiziaria. La dinamica esatta dell'esplosione è ancora poco chiara, ma sembra che alcuni lavoratori fossero al livello -8, dove l'esplosione li ha colpiti, mentre altri erano al livello sottostante -9, dove la stanza è stata allagata dai detriti del crollo. Questo non era un intervento di manutenzione, bensì di adeguamento della centrale, e l'esplosione è avvenuta durante la fase di collaudo. Le stanze colpite sono sotto il livello del lago artificiale, sommerse dall'acqua che continua ad aumentare, complicando le operazioni di soccorso. Le squadre di ricerca specializzate dovranno operare fino a 40 metri sotto terra, su una profondità totale della centrale di 70 metri, per recuperare i dispersi. Nelle prime ore successive all'incidente, sono state avanzate varie ipotesi, anche tra i lavoratori della centrale. Alcuni suggeriscono che durante i lavori di manutenzione dei turboalternatori potrebbe essere avvenuto un cedimento, causando un cortocircuito così potente da provocare l'esplosione della turbina e del trasformatore. Il prefetto di Bologna, Attilio Visconti, si è espresso a riguardo affermando: "Un'esplosione avvenuta durante i lavori di adeguamento della centrale, causata dall'alternatore di una turbina", aggiunge: “Bisogna indagare sui contenuti dell’appalto di revamping, perché quando si parla di turbina si intende di una serie di componenti che nel caso specifico hanno dimensioni imponenti perché parliamo di una delle centrali più importanti che abbiamo in Italia. Dimensioni, potenza e contenuti lì assumono un’altra scala”, prosegue: “C’è chi parla di manutenzione alla valvola rotativa, che non è la macchina idraulica, ma è nelle immediate vicinanze. Di fatto in un impianto idroelettrico c’è una forte interconnessione tra parti meccaniche e parti elettriche e le parti meccaniche sono alimentate da circuiti oleodinamiche che potenzialmente portano un fluido infiammabile. Oltre mi sembrerebbe poco prudente andare”. All'interno della centrale Enel di Suviana, "Potrebbe essersi verificato un cortocircuito, il quale avrebbe generato una grande quantità di calore, e in presenza di materiale infiammabile, potrebbe essere scoppiato un incendio", spiega il professor Francesco Ballio, docente di Ingegneria Idraulica presso il Politecnico di Milano. Tuttavia, la situazione potrebbe essere differente. "C'è chi sta suggerendo che durante la manutenzione del generatore turbina, questo fosse fermo", continua, "questo rappresenterebbe uno scenario completamente diverso, poiché in tale circostanza non ci sarebbe dovuta essere corrente, e quindi non avrebbe potuto verificarsi un cortocircuito". "A questo punto bisogna immaginarsi altro: esempio i tecnici stavano facendo una saldatura e c'erano delle bombole con del materiale infiammabile che sono esplose." "È uno scenario che potrebbe avvenire in qualsiasi cantiere, con l'aggravante che qui è avvenuto in una centrale a pozzo".  

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Affrontare la Perdita dell'Udito sul Lavoro: Sfide e Soluzioni
04/04/2024
Affrontare la Perdita dell'Udito sul Lavoro: Sfide e Soluzioni

La perdita dell'udito sul lavoro è una sfida crescente nel contesto lavorativo moderno, causata principalmente dall'esposizione prolungata a rumori intensi e sostanze chimiche dannose per l'udito. Questa esposizione, oltre 85 decibel ponderati A (dBA), può causare non solo una significativa diminuzione dell'udito ma anche il tinnito, con percezioni uditive persistenti come ronzii o fischi. I danni uditivi possono estendersi a varie parti dell'apparato uditivo, specialmente quando si è esposti a specifiche sostanze chimiche, aumentando la vulnerabilità ai danni uditivi. Molte persone sono esposte a rischi derivanti dall'uso di solventi e altre sostanze dannose, rendendo la perdita dell'udito un problema subdolo che si sviluppa nel tempo. Sintomi premonitori includono difficoltà a seguire conversazioni in ambienti rumorosi e la percezione di un parlato poco chiaro, spesso identificati dai familiari o colleghi prima che la persona stessa ne sia consapevole. Oltre agli effetti diretti, la perdita dell'udito può causare problemi cognitivi, cardiaci e psicologici come depressione e ansia, oltre a aumentare il rischio di incidenti sul lavoro e domestici. La prevenzione è fondamentale e coinvolge datori di lavoro, professionisti della salute e sicurezza e lavoratori stessi. Misure preventive includono la misurazione del rumore, programmi di protezione dell'udito e controlli uditivi regolari. La lotta contro la perdita dell'udito richiede un impegno congiunto, con datori di lavoro che forniscono un ambiente sicuro e formazione sui rischi uditivi, e professionisti della salute e sicurezza che identificano i pericoli e implementano strategie efficaci. L'educazione continua dei lavoratori sui rischi uditivi specifici e sull'uso corretto dei dispositivi di protezione è fondamentale, così come l'adozione di tecnologie innovative per migliorare la protezione uditiva. Investire nella protezione dell'udito non solo migliora la vita dei lavoratori ma contribuisce anche a creare ambienti di lavoro più produttivi e soddisfacenti. La riduzione della perdita dell'udito richiede impegno e collaborazione da parte di tutti gli attori coinvolti, ma può portare a grandi progressi verso un futuro in cui la salute uditiva è una priorità condivisa.

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