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Corso per conduzione Gru

OBIETTIVI DEL CORSO

Il corso ha l’obiettivo di fornire le conoscenze necessarie ai lavoratori addetti alla conduzione di Gru in linea con il D.Lgs 81/2008 art. 73 comma 5 - Accordo Stato Regioni 22/02/2012.

DURATA

Corso Gru a Torre (a rotazione in basso e in alto): 14 ore

Corso Gru mobili autocarrate e semoventi su ruote con braccio telescopico o tralicciato ed eventuale falcone fisso: 14 ore

Corso Gru su Autocarro: 12 ore

DESTINATARI

Per tutti i lavoratori addetti alla conduzione di Gru.

CALENDARIO SESSIONI IN AULA

Tipologia Validità Ore
Corso per conduzione Gru a Torre a rotazione in basso/alto 5 anni 14 Contattaci

Tipologia Validità Ore
Corso per conduzione Gru mobili 5 anni 14 Contattaci

Tipologia Validità Ore
Corso per conduzione Gru 5 anni 12 Contattaci

COME ISCRIVERSI AI NOSTRI CORSI

Contattaci per ricevere informazioni sulle modalità di iscrizioni al corso: tel: 081414555 mail: sicurezza@medasservice.it

CONTESTO NORMATIVO

D.lgs. 9 aprile 2008, n. 81 “Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro”.

Accordo Stato Regioni 22/02/2012 “concernente l’individuazione delle attrezzature di lavoro per le quali è richiesta una specifica abilitazione degli operatori, nonché le modalità per il riconoscimento di tale abilitazione, i soggetti formatori, la durata, gli indirizzi ed i requisiti minimi di validità della formazione, in attuazione dell’articolo 73, comma 5, del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81 e successive modifiche e integrazioni.”

PROGRAMMA

GRU A TORRE

MODULO GIURIDICO – NORMATIVO

  • Presentazione del corso. Cenni di normativa generale in materia di igiene e sicurezza del lavoro con particolare. Riferimento alle disposizioni di legge in materia di uso delle attrezzature di lavoro per le operazioni di movimentazione di carichi (D.Lgs. n. 81/2008).
  • Responsabilità dell’operatore.

MODULO TECNICO

  • Terminologia, caratteristiche delle diverse tipologie dì gru a torre con riferimento alla posizione di installazione, loro movimenti e equipaggiamenti di sollevamento, modifica delle configurazioni in funzione degli accessori installati.
  • Nozioni elementari di fisica per poter valutare la massa di un carico e per poter apprezzare le condizioni di equilibrio di un corpo, oltre alla valutazione dei necessari attributi che consentono il mantenimento dell’insieme gru con carico appeso in condizioni di stabilità.
  • Condizioni di stabilità di una gru a torre: fattori ed elementi che influenzano la stabilità.
  • Caratteristiche principali e principali componenti delle gru a torre.
  • Tipi di allestimento e organi dì presa.
  • Dispositivi di comando a distanza.
  • Contenuti delle documentazioni e delle targhe segnaletiche in dotazione delle gru a torre.
  • Utilizzo delle tabelle di carico fornite dal costruttore.
  • Principi di funzionamento, di verifica e di regolazione dei dispositivi limitatori, indicatori, di controllo.
  • Principi generali per il trasferimento, il posizionamento e la stabilizzazione.
  • Modalità di utilizzo in sicurezza e rischi: analisi e valutazione dei rischi più ricorrenti nell’utilizzo delle gru (caduta del carico, perdita di stabilità della gru a torre, urto di persone con il carico o con la gru, rischi connessi con l’ambiente, quali vento, ostacoli, linee elettriche, ecc., rischi connessi alla non corretta stabilizzazione).
  • Segnaletica gestuale.
  • Individuazione dei componenti strutturali: base, telaio e controtelaio, sistemi di stabilizzazione, colonna, gruppo bracci.
  • Dispositivi di comando e di sicurezza: identificazione dei dispositivi di comando (comandi idraulici e elettroidraulici, radiocomandi) e loro funzionamento (spostamento, posizionamento ed operatività), identificazione dei dispositivi di sicurezza e loro funzione.
  • Controlli pre-utilizzo: controlli visivi e funzionali della gru a torre e dei componenti accessori, dei dispositivi di comando, di segnalazione e di sicurezza, previsti dal costruttore nel manuale di istruzioni dell’attrezzatura. Manovre della gru a torre senza carico (sollevamento, estensione, rotazione, ecc.) singole e combinate.
  • Controlli prima del trasferimento su strada: verifica delle condizioni di assetto (struttura di sollevamento e stabilizzatori).
  • Pianificazione delle operazioni del sollevamento: condizioni del sito di lavoro (pendenze, condizioni del piano di appoggio), valutazione della massa del carico, determinazione del raggio, configurazione della gru per autocarro, sistemi di imbracatura, ecc..

MODULO PRATICO

  • Posizionamento della gru a torre sul luogo di lavoro: posizionamento della gru rispetto al baricentro del carico, delimitazione dell’area di lavoro, segnaletica da predisporre su strade pubbliche, messa in opera di stabilizzatori, livellamento della gru.
  • Procedure per la messa in opera di accessori, bozzelli, stabilizzatori, jib, ecc..
  • Esercitazione di pratiche operative:
  • a) Effettuazione di esercitazioni di presa/aggancio dei carico per il controllo della rotazione, dell’oscillazione, degli urti e del posizionamento del carico. Operazioni in prossimità di ostacoli fissi o altre gru (interferenza). Movimentazione di carichi di uso comune e carichi di forma particolare quali: carichi lunghi e flessibili, carichi piani con superficie molto ampia, carichi di grandi dimensioni. Manovre di precisione per il sollevamento, il rilascio ed il posizionamento dei carichi in posizioni visibili e non visibili.
  • b) Utilizzo di accessori di sollevamento diversi. Movimentazione di carichi con accessori di sollevamento speciali. Imbracature di carichi.
  • Manovre di emergenza: effettuazione delle manovre di emergenza per il recupero del carico.
  • Prove di comunicazione con segnali gestuali e via radio.
  • Operazioni pratiche per provare il corretto funzionamento dei dispositivi limitatori, indicatori e di posizione.
  • Esercitazioni sull’uso sicuro, gestione di situazioni di emergenza e compilazione del registro di controllo.
  • Messa a riposo della gru a torre: procedure per il rimessaggio.

GRU MOBILI

MODULO GIURIDICO – NORMATIVO

  • Presentazione del corso. Cenni di normativa generale in materia di igiene e sicurezza del lavoro con particolare riferimento alle operazioni di movimentazione di carichi (D.Lgs. n. 81/2008). Responsabilità dell’operatore.

MODULO TECNICO

  • Terminologia, caratteristiche delle diverse tipologie di gru mobili, loro movimenti e loro equipaggiamenti di sollevamento.
  • Principali rischi e loro cause:
    a) Caduta o perdita del carico;
    b) Perdita di stabilità dell’apparecchio;
    c) Investimento di persone da parte del carico o dell’apparecchio;
    d) Rischi connessi con l’ambiente (caratteristiche del terreno, presenza di vento, ostacoli, linee elettriche, ecc.);
    e) Rischi connessi con l’energia di alimentazione utilizzata (elettrica, idraulica, pneumatica);
    f) Rischi particolari connessi con utilizzazioni speciali (lavori marittimi o fluviali, lavori ferroviari, ecc.);
    g) Rischi associati ai sollevamenti multipli
  • Nozioni elementari di fisica per poter stimare la massa di un carico e per poter apprezzare le condizioni di equilibrio di un corpo.
  • Principali caratteristiche e componenti delle gru mobili.
  • Meccanismi, loro caratteristiche e loro funzioni.
  • Condizioni di stabilità di una gru mobile: fattori ed elementi che influenzano la stabilità.
  • Contenuti della documentazione e delle targhe segnaletiche in dotazione della gru.
  • Utilizzo dei diagrammi e delle tabelle di carico del Costruttore.
  • Principi di funzionamento, di verifica e di regolazione dei dispositivi limitatori ed indicatori.
  • Principi generali per il posizionamento, la stabilizzazione ed il ripiegamento della gru.
  • Segnaletica gestuale.

MODULO PRATICO

  • Funzionamento di tutti i comandi della gru per il suo spostamento, il suo posizionamento e per la sua operatività.
  • Test di prova dei dispositivi di segnalazione e di sicurezza.
  • Ispezione della gru, dei circuiti di alimentazione e di comando, delle funi e dei componenti.
  • Approntamento della gru per il trasporto o io spostamento.
  • Procedure per la messa in opera e il rimessaggio di accessori, bozzelli, stabilizzatori, contrappesi, ecc..
  • Esercitazioni di pianificazione dell’operazione di sollevamento tenendo conto delle condizioni del sito di lavoro, la configurazione della gru, i sistemi di imbracatura, ecc..
  • Esercitazioni di posizionamento e messa a punto della gru per le operazioni di sollevamento comprendenti: valutazione della massa del carico, determinazione del raggio, posizionamento della gru rispetto al baricentro del carico, adeguatezza del terreno di supporto della gru, messa in opera di stabilizzatori, livellamento della gru, posizionamento del braccio nella estensione ed elevazione appropriata.
  • Manovre della gru senza carico (sollevamento, estensione, rotazione, ecc.) singole e combinate e spostamento con la gru nelle configurazioni consentite.
  • Esercitazioni di presa del carico per il controllo della rotazione, dell’oscillazione, degli urti e del posizionamento del carico.
  • Traslazione con carico sospeso con gru mobili su pneumatici.
  • Operazioni in prossimità di ostacoli fissi o altre gru (interferenza).
  • Operazioni pratiche per provare il corretto funzionamento dei dispositivi limitatori ed indicatori.
  • Cambio di accessori di sollevamento e del numero di tiri.
  • Movimentazione di carichi di uso comune e carichi di forma particolare quali: carichi lunghi e flessibili, carichi piani con superficie molto ampia, carichi di grandi dimensioni.
  • Movimentazione di carichi con accessori di sollevamento speciali.
  • Imbracatura dei carichi.
  • Manovre di precisione per il sollevamento, il rilascio ed il posizionamento dei carichi in posizioni visibili e non visibili.
  • Prove di comunicazione con segnali gestuali e via radio.
  • Esercitazioni sull’uso sicuro, prove, manutenzione e situazioni di emergenza (procedure di avvio e arresto, fuga sicura, ispezioni regolari e loro registrazioni, tenuta del registro di controllo, controlli giornalieri richiesti dal manuale d’uso, controlli pre-operativi quali: ispezioni visive, lubrificazioni, controllo livelli, prove degli indicatori, allarmi, dispositivi di avvertenza, strumentazione).

GRU SU AUTOCARRO

MODULO GIURIDICO – NORMATIVO

  • Presentazione del corso. Cenni di normativa generale in materia di igiene e sicurezza del lavoro con particolare. Riferimento alle disposizioni di legge in materia di uso delle attrezzature di lavoro per le operazioni di movimentazione di carichi (D.Lgs. n. 81/2008).
  • Responsabilità dell’operatore.

MODULO TECNICO

  • Terminologia, caratteristiche delle diverse tipologie dì gru per autocarro con riferimento alla posizione di installazione, loro movimenti e equipaggiamenti di sollevamento, modifica delle configurazioni in funzione degli accessori installati.
  • Nozioni elementari di fisica per poter valutare la massa di un carico e per poter apprezzare le condizioni di equilibrio di un corpo.
  • Condizioni di stabilità di una gru su autocarro: fattori ed elementi che influenzano la stabilità.
  • Caratteristiche e principali componenti di una gru per autocarro.
  • Tipi di allestimento ed organi di presa.
  • Dispositivi di comando a distanza.
  • Contenuti delle documentazioni e delle targhe segnaletiche in dotazione alle gru per autocarro.
  • Utilizzo delle tabelle di carico fornite dal costruttore.
  • Principi di funzionamento, di verifica e di regolazione dei dispositivi limitatori, indicatori, di controllo.
  • Principi per il trasferimento, il posizionamento e la stabilizzazione.
  • Modalità di utilizzo in sicurezza.
  • Segnaletica gestuale.

MODULO PRATICO

  • Dispositivi di comando e di sicurezza.
  • Controlli pre-utilizzo.
  • Controlli prima del trasferimento su strada.
  • Pianificazione delle operazioni di sollevamento.
  • Posizionamento delle gru per autocarro sul luogo di lavoro.
  • Esercitazioni di pratiche operative (presa/aggancio carico, movimentazione in presenza di ostacoli/interferenze, movimentazioni di carichi di forme particolari, manovre di emergenza, prove di comunicazione gestuale/via radio.
  • Operazioni pratiche per provare il corretto funzionamento dei dispositivi limitatori, indicatori e di posizione.
  • Esercitazioni sull'uso sicuro, gestione di situazioni di emergenza e compilazione del registro di controllo.
  • Messa a riposo della gru per autocarro: procedure per il rimessaggio di accessori, bozzelli, stabilizzatori, jib, ecc..

Alcuni dei nostri clienti

News ed approfondimenti

Caldo Record: Nuove Regole per la Cassa Integrazione in Edilizia e Agricoltura nel 2024
23/07/2024
Caldo Record: Nuove Regole per la Cassa Integrazione in Edilizia e Agricoltura nel 2024

Provvedimenti per la Cassa Integrazione in Caso di Caldo Eccezionale nel 2024 Con l'aumento delle temperature e le ondate di calore anomale durante l'estate, i lavoratori all'aperto affrontano un rischio significativo legato al calore. Nel 2023, il Governo ha implementato misure straordinarie per mitigare questi rischi, che comprendono disidratazione, colpi di sole, vertigini, problemi dermatologici, alterazioni motorie e cognitive, lesioni varie, malattie infettive e stress termico. Questi provvedimenti sono stati estesi anche per il 2024. Inoltre, in cinque regioni - Puglia, Lazio, Toscana, Molise e Sicilia - è stata emanata un'ordinanza regionale che vieta le attività lavorative all'aperto nelle ore centrali della giornata, dalle 12.30 alle 16.00, fino al 31 agosto. Normativa e Condizioni La Legge 101/2024, che converte il Decreto Agricoltura (D.L. 63/2024), prevede all'articolo 2, comma 2-bis, l'utilizzo della cassa integrazione fino al 31 dicembre 2024 in risposta a emergenze climatiche. I datori di lavoro nei settori edilizio, agricolo e della lavorazione della pietra possono richiedere la CIGO in caso di condizioni meteorologiche avverse. È consigliato l'uso di software aggiornati per valutare adeguatamente il rischio legato al calore eccessivo, come lo stress termico. Criteri per la Concessione della CIGO La cassa integrazione guadagni ordinaria (CIGO) viene concessa quando la temperatura sul luogo di lavoro è di almeno 35°C o quando la temperatura percepita dal corpo umano supera i 35°C. Altri fattori rilevanti includono la specifica attività lavorativa e le condizioni operative. Indicazioni dell'INPS Il messaggio 2729 del 20 luglio 2023 dell'INPS fornisce le linee guida per la sospensione o riduzione delle attività lavorative a causa del caldo eccessivo. La CIGO può essere richiesta anche in base alla temperatura percepita, specialmente per attività svolte in aree non protette dal sole o con materiali sensibili al calore. Durata e Condizioni della CIGO Dal 1° luglio 2024 al 31 dicembre 2024, è prevista la sospensione o riduzione delle attività lavorative per caldo eccessivo. I periodi di congedo non saranno conteggiati nel limite massimo annuale di 90 giorni e saranno considerati giorni lavorativi per il requisito delle 181 giornate lavorative effettive. L'INPS erogherà direttamente il trattamento, monitorando i costi per garantire il rispetto del limite di spesa. Benefici e Limiti di Spesa Per il 2024, sono stati stanziati 11 milioni di euro per i benefici legati ai periodi di congedo. Le aziende che hanno usufruito di 52 settimane consecutive di CIGO possono presentare una nuova domanda solo dopo 52 settimane di normale attività lavorativa. La durata complessiva della CIGO non può superare le 52 settimane in un biennio mobile. Le aziende non sono tenute a versare il contributo addizionale previsto dal D.Lgs. n. 148/2015 per questi periodi di CIGO. Settori Interessati Le aziende dell'edilizia, le aziende di escavazione e lavorazione del materiale lapideo, e le imprese artigiane che operano in questi settori possono richiedere la CIGO in caso di caldo eccezionale. Anche i lavoratori agricoli a tempo indeterminato possono beneficiare della cassa integrazione giornaliera in caso di eventi climatici estremi nel periodo dal 13 luglio 2024 al 31 dicembre 2024. Lavori più a Rischio I settori più esposti al rischio di lavoro all'aperto con alte temperature sono edilizia, lavorazione del materiale lapideo, escavazioni e agricoltura.

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Bozza definitiva del Nuovo Accordo Stato-Regioni sulla Formazione
18/07/2024
Bozza definitiva del Nuovo Accordo Stato-Regioni sulla Formazione

Il 13 maggio 2024, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha rilasciato la bozza finale del nuovo Accordo Stato-Regioni per la formazione sulla salute e sicurezza sul lavoro. Dopo due anni di attesa (la pubblicazione era prevista per giugno 2022), sembra che l'accordo sia finalmente pronto. Si attende ora solo la pubblicazione ufficiale in Gazzetta Ufficiale, prevista per il periodo post-estivo. In questo articolo, analizziamo il significato del nuovo Accordo Stato-Regioni e le principali innovazioni introdotte nella formazione sulla sicurezza sul lavoro. Cos'è il nuovo Accordo Stato-Regioni sulla formazione? Come stabilito dall'articolo 37, comma 2, del D.Lgs. 81/08, entro il 30 giugno 2022 si sarebbe dovuto approvare un nuovo Accordo per "accorpare, rivedere e modificare gli accordi attuativi in materia di formazione". Questo Accordo, ora nella fase di “bozza definitiva”, è stato previsto per: Stabilire la durata, i contenuti minimi e le modalità della formazione obbligatoria che il datore di lavoro deve fornire. Determinare le modalità per la verifica finale di apprendimento obbligatoria per i partecipanti a tutti i percorsi formativi e di aggiornamento in materia di salute e sicurezza sul lavoro, oltre alle modalità delle verifiche di efficacia della formazione durante l’attività lavorativa. Monitorare l’applicazione degli accordi sulla formazione e controllare sia le attività formative che il rispetto della normativa da parte di chi eroga la formazione e di chi la riceve. Cosa cambia con il nuovo Accordo Stato-Regioni? Il nuovo Accordo Stato-Regioni prevede la revisione e l’accorpamento di tutti gli accordi precedentemente in vigore, quali: Accordo del 21/12/2011 riguardante la formazione dei lavoratori. Accordo del 21/12/2011 sulla formazione del datore di lavoro che svolge direttamente i compiti di prevenzione e protezione dai rischi. Accordo del 22/02/2012 sulle macchine e attrezzature di lavoro. Accordo del 07/07/2016 relativo alla formazione dei responsabili e degli addetti ai servizi di prevenzione e protezione. Inoltre, sarà abrogato l’Accordo del 25/07/2012 contenente le “Linee applicative” degli Accordi del 21/12/2011. Quali sono le novità? Cambiamenti nei percorsi formativi: Datori di lavoro: Durata minima del corso: 16 ore, da completare entro due anni dalla pubblicazione ufficiale. Modulo aggiuntivo "cantieri": 6 ore. Aggiornamento: ogni cinque anni, durata minima di 6 ore. Preposti: Durata del corso: da 8 a 12 ore. Formazione in e-learning non consentita. Aggiornamento: ogni due anni, durata minima di 6 ore. Dirigenti: Durata del corso: da 16 a 12 ore. Modulo aggiuntivo "cantieri": 6 ore per dirigenti delle imprese affidatarie nei cantieri temporanei e mobili. Aggiornamento: ogni cinque anni, durata minima di 6 ore. Nuovi corsi di formazione per attrezzature: Macchina agricola raccoglifrutta: 8 ore (4 teoria + 4 pratica). Caricatori per movimentazione materiali: 8 ore (4 teoria + 4 pratica). Carroponte: 4 ore teoria + 6 ore pratica per carroponte/gru a cavalletto con comando in cabina. 6 ore pratica per carroponte/gru a cavalletto con comando pensile/radiocomando. 7 ore pratica per entrambe le tipologie. Corso per ambienti sospetti di inquinamento o confinati: Modulo giuridico-tecnico: 4 ore. Modulo pratico: 8 ore. Totale: 12 ore. Organizzazione dei corsi: Numero massimo partecipanti: Ridotto da 35 a 30 (non valido per e-learning). Rapporto docente/discente: Non superiore a 1 a 6 per attività pratiche. Registro di presenza: Necessario, cartaceo o elettronico. Frequenza minima: 90% delle ore formative per accedere alla verifica finale. Verbale delle verifiche finali: Deve essere predisposto e archiviato, in formato cartaceo o elettronico. I soggetti formatori Soggetti istituzionali: Includono amministrazioni pubbliche come il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, della difesa, della salute, dell'ambiente, dell'interno, Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano, Università, istituzioni scolastiche, INAIL, INL, Corpo nazionale dei vigili del fuoco (o corpi provinciali per Trento e Bolzano), Formez, SNA, Ordini e collegi professionali. Comprendono anche organizzazioni di volontariato della Protezione Civile, la Croce Rossa Italiana e il Corpo Nazionale soccorso alpino e speleologico, limitatamente al proprio personale. Soggetti accreditati: Sono formatori accreditati secondo le regole definite da ciascuna Regione e Provincia autonoma. Devono avere almeno tre anni di esperienza documentata nella formazione su salute e sicurezza sul lavoro. Per i corsi destinati a lavoratori, preposti e dirigenti, è sufficiente l'accreditamento regionale senza il requisito dell’esperienza. Altri soggetti: Fondi interprofessionali di settore, se il loro statuto li identifica come erogatori diretti di formazione. Organismi Paritetici, come definiti dall'art. 51, comma 1, del D.Lgs. 81/08 e inseriti nel repertorio previsto dal comma 1 bis dello stesso articolo. Associazioni sindacali di datori di lavoro o lavoratori di rilevanza nazionale, che soddisfano criteri di rappresentatività come la presenza in almeno metà delle province italiane, la distribuzione tra nord, centro, sud e isole, la consistenza numerica degli iscritti e il numero complessivo dei CCNL sottoscritti (esclusi quelli firmati per mera adesione). Periodo transitorio La bozza dell'Accordo prevede un periodo di transizione di 12 mesi dall'entrata in vigore, durante il quale potranno essere svolti corsi conformi alle normative precedentemente in vigore. Se desideri ulteriori dettagli sulle novità dell'Accordo Stato-Regioni o devi organizzare corsi di formazione per il personale della tua azienda, contattaci: i nostri esperti saranno lieti di fornirti tutte le informazioni necessarie.

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Robot e Automazione: addio ai compiti monotoni e ripetitivi
28/06/2024
Robot e Automazione: addio ai compiti monotoni e ripetitivi

L'Agenzia europea EU-OSHA ha pubblicato un documento che esamina come la robotica avanzata possa alleviare il carico di lavoro fisicamente impegnativo, concentrandosi sui settori dello stampaggio a iniezione e dell'estrusione di prodotti in plastica. Numerose aziende stanno adottando l'IA e la robotica avanzata nei loro processi produttivi. Nell'ambito delle ricerche dell'Agenzia sull’impatto dei sistemi robotici sulla salute e sicurezza sul lavoro (SSL), sono stati sviluppati vari "casi di studio" per analizzare l'implementazione pratica di questi sistemi per automatizzare compiti fisici e cognitivi. Un recente caso studio descritto nel documento "Advanced robotics in injection-moulded and extruded plastic products manufacturer reducing physical demanding tasks (ID13)", curato da Eva Heinold, Patricia Helen Rosen, Dr. Sascha Wischniewski (Federal Institute for Occupational Safety and Health - BAuA) e Linus Siöland (Milieu Consulting SRL), presenta l'esperienza di un'azienda svedese nel settore dei prodotti in plastica che ha integrato robot collaborativi (cobot) nel processo produttivo. Per ciò che concerne la produzione di prodotti in plastica e cobot a doppio braccio, l'azienda svedese produce dispositivi di campionamento del respiro per uso professionale, impiegati in test antidroga, monitoraggio dei farmaci terapeutici e studi clinici. Utilizza un cobot leggero a doppio braccio per automatizzare attività manuali, migliorando coerenza e qualità dei risultati, riducendo il rischio di contaminazione dei campioni e alleviando lo sforzo fisico sui lavoratori. Il cobot sostituisce operazioni monotone e ripetitive, migliorando l'efficienza e la precisione, e gli operatori supervisionano le sue prestazioni, assicurando il controllo di qualità. Il cobot offre due principali vantaggi: migliora la salute a lungo termine degli operatori di laboratorio e aumenta l'affidabilità dei test e la protezione dalla contaminazione dei campioni. Riducendo il numero di test necessari, diminuisce anche il carico di lavoro complessivo. L'azienda non ha riscontrato rischi fisici nell'uso del cobot, considerato "intrinsecamente sicuro" per lavorare accanto agli esseri umani senza necessità di recinzioni. Il controllo avviene tramite un'interfaccia touch screen. L'automazione di compiti ripetitivi può ridurre il rischio di disturbi muscoloscheletrici, liberando i lavoratori per mansioni più stimolanti e meno faticose fisicamente. È fondamentale coinvolgere specialisti per garantire la sicurezza durante l'installazione e l'uso delle nuove tecnologie robotiche. Per ulteriori dettagli, si rimanda alla lettura integrale del caso studio che approfondisce anche la classificazione delle tecnologie utilizzate. Fonti: Advanced robotics in injection-moulded and extruded plastic products manufacturer reducing physical demanding tasks (ID13)  

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